Pesca in movimento dai grandi predatori
La traina costiera è una tecnica di pesca che si pratica dalla barca, trainando esche artificiali o vive a velocità controllata. È la tecnica per eccellenza per insidiare i grandi predatori pelagici come ricciole, dentici e lampughe. Richiede una barca, anche piccola, e attrezzatura specifica.
La traina è una delle tecniche di pesca più antiche, praticata già dai popoli mediterranei con barche a vela. Con l'avvento dei motori si è evoluta permettendo velocità e manovre impossibili prima. Oggi si divide in traina costiera (vicino alla costa) e traina d'altura (in mare aperto per tonni e pesci spada).
Le canne da traina sono corte e potenti (1.70-2.10m) con roller o anelli Alconite, capaci di sopportare la pressione del pesce e il traino. I mulinelli sono rotanti (conventional) di taglia 20-50 con capacità di almeno 300m di filo. Il filo è nylon robusto (0.50-0.80mm) o trecciato con leader in fluorocarbon.
Le esche si dividono in artificiali e naturali. Artificiali: rapala, octopus, piume, cucchiaini rotanti. Naturali: aguglia, sgombro, seppia, calamaro (vivi o morti). Le esche vive sono micidiali ma richiedono una vasca ossigenata a bordo. La velocità di traina varia da 2 a 8 nodi in base all'esca.
Per raggiungere diverse profondità si usano: piombi guardiani (da 100 a 500g), affondatori a palla, downrigger (per profondità precise), dipsy diver (affondatori plananti). La traina può essere di superficie, a mezz'acqua o di fondo in base alle prede.
Si naviga a velocità costante lungo rotte studiate: margini di secche, cambi di fondale, zone con corrente. Le canne sono posizionate in portacanne a diverse distanze dalla barca. Quando un pesce abbocca la canna si piega violentemente: si deve afferrare e iniziare il combattimento.
Un buon trainista sa leggere il mare: le mangianze in superficie indicano predatori in caccia, gli uccelli marini segnalano la presenza di pesce, i cambi di colore dell'acqua indicano correnti e termoclini. L'ecoscandaglio è fondamentale per individuare i banchi di pesce.
La sicurezza è fondamentale: controllare sempre le condizioni meteo, portare giubbotti di salvataggio, informare qualcuno del piano di navigazione. Durante il combattimento con un pesce grosso, il timoniere deve manovrare per aiutare il pescatore.
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Varia la velocità ogni tanto: i cambi di ritmo stimolano gli attacchi
Usa colori diversi sulle varie canne per capire quale funziona meglio
Controlla sempre i nodi prima di partire: un nodo allentato significa pesce perso
Se peschi a traina di fondo, usa sempre un fondale noto per evitare incagli
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