La tecnica più versatile per i predatori
Lo spinning è una delle tecniche di pesca più praticate e versatili al mondo. Consiste nel lanciare e recuperare esche artificiali (artificiali o lure) che imitano il movimento di piccoli pesci, gamberi o altri organismi preda. È una pesca attiva che richiede movimento, tecnica e conoscenza del comportamento dei predatori.
Lo spinning moderno nasce negli Stati Uniti negli anni '50, quando i primi mulinelli a bobina fissa permisero lanci più lunghi e precisi. In Italia si è diffuso a partire dagli anni '70, diventando rapidamente la tecnica preferita per la pesca alla spigola e ai predatori costieri.
Per iniziare con lo spinning serve un'attrezzatura specifica ma non necessariamente costosa. La canna da spinning è generalmente corta (1.80-2.40m) e sensibile, con azione di punta per sentire le tocche e ferrare rapidamente. Il mulinello deve essere di taglia 2500-4000 con un buon sistema di frizione e recupero fluido. Il filo può essere trecciato (PE 0.8-1.5) per maggiore sensibilità o nylon/fluorocarbon per situazioni specifiche.
Esistono diverse varianti dello spinning: Light Spinning (0-10g) per pesci di taglia piccola-media in porti e scogliere, Medium Spinning (10-30g) la versione più versatile per spigole e serra, Heavy Spinning (30-60g) per predatori di taglia come lecce e barracuda, e Ultra Light Spinning per la pesca sportiva di piccoli predatori con attrezzatura leggerissima.
Gli artificiali per spinning si dividono in diverse categorie: Minnow (pesciolini di plastica che nuotano a diverse profondità), Jig (teste piombate con gomma), Soft Bait (esche in silicone di varie forme), Popper e WTD (esche di superficie), Metal Jig (artificiali metallici per lanci lunghi). Ogni tipologia ha un utilizzo specifico in base alle condizioni di mare, vento e attività dei pesci.
Il lancio nello spinning deve essere preciso verso le zone di caccia dei predatori: massi sommersi, correnti, schiuma. Il recupero varia in base all'artificiale: lineare per i minnow, a jerkata per i jig, stop-and-go per stimolare l'attacco. La ferratura deve essere decisa ma non violenta per non strappare l'artificiale dalla bocca del pesce.
I migliori spot per lo spinning sono le scogliere con acqua profonda, le foci dei fiumi, i porti con buona circolazione d'acqua, le secche al largo raggiungibili con lanci lunghi. All'alba e al tramonto l'attività dei predatori aumenta, rendendo questi i momenti migliori per pescare.
I principianti spesso commettono errori come recuperare troppo velocemente (i pesci non riescono ad attaccare), usare artificiali troppo grandi per le condizioni, ferrarare troppo presto o troppo tardi, non controllare la frizione del mulinello. La pazienza e l'osservazione dell'acqua sono fondamentali.
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Usa artificiali naturali (colori argentati, grigi) in acqua limpida e colori accesi in acqua torbida
Cambia spesso artificiale se non hai tocche dopo 15-20 lanci
Presta attenzione alle mangianze (pesci che saltano in superficie)
Il vento leggero è tuo alleato: muove la superficie e nasconde la tua presenza
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