L'arte della presentazione perfetta
La pesca a mosca è considerata da molti l'arte suprema della pesca. Si utilizzano imitazioni di insetti (mosche artificiali) presentate sulla superficie dell'acqua o appena sotto con un lancio particolare che sfrutta il peso della coda di topo anziché dell'esca. È una pesca tecnica, elegante e profondamente connessa con la natura.
Le prime testimonianze di pesca a mosca risalgono al II secolo d.C. in Macedonia. Si sviluppò in Inghilterra nel XV secolo, diventando lo sport dei gentiluomini. In Italia ha una lunga tradizione soprattutto in Trentino, Friuli e nelle valli alpine. Oggi vive un nuovo rinascimento con l'euro-nymphing.
L'attrezzatura è unica: la canna (8-9 piedi, azione 4-6) è flessibile per permettere il lancio, la coda di topo (fly line) è il vero peso che si lancia, il mulinello serve solo per contenere il filo. Il finale (leader) è conico e termina con un tippet sottilissimo a cui si lega la mosca.
Le mosche si dividono in: secche (galleggianti, imitano insetti adulti), sommerse (affondate leggermente), ninfe (imitano larve sul fondo), streamer (imitano pesciolini). Esistono migliaia di pattern, dal classico Adams alle moderne mosche CDC. Il costruttore di mosche (fly tier) è una passione nella passione.
Il lancio è l'essenza della pesca a mosca. Il movimento base è il back cast (lancio all'indietro) seguito dal forward cast (lancio in avanti). La coda si deve distendere completamente ad ogni movimento. Esistono lanci speciali: roll cast, side cast, double haul per distanze maggiori.
La presentazione è cruciale: la mosca deve adagiarsi sull'acqua senza fare rumore, il finale non deve creare ombre, la deriva deve essere drag-free (senza trascinamento). Osservare l'acqua per capire dove si alimentano le trote è fondamentale. La schiusa degli insetti è il momento magico.
Le trote stazionano dove trovano: corrente che porta cibo, riparo, acqua ossigenata. Le zone classiche sono: dietro i massi, nelle buche, sotto le rive scavate, negli scarichi delle pozze. L'avvicinamento deve essere furtivo: le trote vedono benissimo.
L'euro-nymphing (tecnica ceca/francese/spagnola) è una rivoluzione moderna: si usano ninfe pesanti senza galleggiante, con canne lunghe (10-11 piedi) e movimenti di deriva controllata. È devastante per efficacia ma richiede sensibilità ed esperienza per sentire le abboccate.
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Osserva sempre l'acqua prima di pescare: cerca le bollate (cerchi delle trote)
Inizia con mosche secche di media grandezza: sono più facili da vedere
Il lancio si impara solo praticando: vai al parco con un pezzo di lana
Usa polarizzate: vedrai le trote e potrai presentare la mosca meglio
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