Spinning: la mia guida completa alla pesca a lancio e recupero
Guida allo spinning: attrezzatura, esche, tecniche e consigli personali per catturare predatori in mare, lago e fiume.
🎣 Tecniche trattate:

Lo spinning è la tecnica di pesca che più di tutte mi fa sentire parte dell’azione.
Non si aspetta passivamente: si lancia, si recupera, si sperimenta, si cerca il predatore.
Ogni lancio è una nuova possibilità.
Quando ho preso il mio primo pesce a spinning, un piccolo serra al tramonto, ho capito che non avrei più mollato questa tecnica.
Cos’è lo spinning
Lo spinning è una tecnica di pesca attiva: si utilizza un’esca artificiale, che viene lanciata e recuperata imitando un pesce o un altro animale di cui il predatore si nutre.
Si può praticare in mare, in fiume e in lago, da riva o da barca, su pesci come spigole, serra, lucci, trote, persici e tanti altri.
Tip personale: lo spinning è tanto “pesca” quanto “caccia”: osservare, individuare lo spot giusto e capire il momento esatto per attaccare sono la chiave.
Attrezzatura per lo spinning
Negli anni ho provato molte configurazioni, ma ecco la base che uso oggi:
Canna
- Lunghezza: 2,10–2,70 m per la riva; 1,80–2,10 m per la barca.
- Potenza: scelta in base al peso delle esche (es. 7–28 g per mare leggero, 20–60 g per predatori più grossi).
- Azione: fast o extra fast per ferrate rapide.
Mulinello
- Taglia 2500–4000 per la maggior parte delle situazioni costiere.
- Rapporto di recupero veloce (5.2:1 o superiore) per dare vita all’esca.
Trecciato
- Diametro 0,12–0,20 mm, in base alla taglia dei pesci e al peso delle esche.
- Sempre abbinato a un finale in fluorocarbon 0,25–0,40 mm.
Tip personale: il trecciato, rispetto al nylon, trasmette meglio le vibrazioni dell’esca e le tocche del pesce.
Esche per lo spinning
L’esca è il cuore dello spinning: deve convincere il predatore che sta vedendo un pasto vivo.
Minnow
- Artificiale allungato che imita un pesciolino.
- Recupero lineare o jerkato per dare movimento irregolare.
WTD (Walking the Dog)
- Superficie, perfetto per serra e barracuda al tramonto.
- Recupero a scatti per farlo “zigzagare”.
Jig
- Ottimi per pescare a diverse profondità.
- Soprattutto in verticale o con recuperi rapidi e stop.
Soft bait
- Gomma morbida, micidiale per spigole e lucioperca.
- Può essere piombata o weightless.
Tip personale: cambio spesso esca finché non trovo il “codice” del giorno — a volte il pesce vuole recupero lento, altre vuole velocità.
Tecnica di recupero
Il recupero varia in base all’esca, ma anche all’umore del pesce.
- Recupero lineare: ideale per minnow o jig in acqua limpida.
- Stop & Go: pause improvvise che simulano un pesce ferito.
- Twitching/Jerking: piccoli o ampi colpi di cimino per dare movimenti irregolari.
- Recupero sul fondo: con jig o gomme per predatori bentonici.
Tip personale: ogni tanto provo a cambiare direzione del recupero, soprattutto se pesco vicino a strutture.
Come scegliere lo spot giusto
- In mare: foci, moli, scogliere, spiagge profonde.
- In acqua dolce: zone d’ombra, alberi sommersi, cambi di profondità.
- Il momento è fondamentale: alba, tramonto e cambi di marea sono i più produttivi.
Predatori più comuni nello spinning
Ecco i pesci che insidio di più e quando li cerco:

Errori comuni
- Lanciare sempre nello stesso punto.
- Recuperare sempre alla stessa velocità.
- Usare esche troppo grandi o troppo piccole rispetto al foraggio presente.
Conclusione
Lo spinning è tecnica, osservazione e istinto.
È una delle poche pesche in cui sei tu a inseguire il pesce, non il contrario.
Ogni lancio può regalare una botta improvvisa, una ferrata e un ricordo che ti fa venire voglia di tornare subito in acqua.