Pesca al polpo: tecniche, periodi migliori e consigli pratici
Scopri come pescare il polpo: periodi migliori, habitat ideali, tecniche e consigli personali per catture sicure e divertenti.

La pesca al polpo è una delle più antiche e tradizionali del Mediterraneo.
Ricordo la mia prima esperienza da ragazzino: ero sugli scogli con un vecchio polpara di ferro, e quando ho sentito quella presa “viscida e tenace” ho capito che non era un pesce. Tirando piano piano è comparso lui: un polpo che non mollava la presa.
Da allora, ogni stagione non manca una battuta dedicata al re dei cefalopodi.
Quando pescare il polpo
Il polpo si può insidiare quasi tutto l’anno, ma ci sono momenti migliori:
- Autunno (settembre-novembre): il periodo top. I polpi crescono dopo l’estate e si avvicinano alla costa.
- Primavera (aprile-maggio): buon periodo, soprattutto vicino agli scogli e alle praterie di posidonia.
- Estate piena: più difficile, il polpo tende a stare in tana profonda.
- Inverno: pescabile, ma con mare mosso e acque fredde è meno attivo.
👉 Consiglio personale: le giornate di mare calmo con acqua limpida sono perfette per stanarlo tra gli scogli.
Dove cercarlo: habitat ideale
Il polpo ama fondali misti, con ripari e tane:
- Scogliere naturali e artificiali.
- Porti e moli (spesso vicino a pietre o blocchi di cemento).
- Praterie di posidonia.
- Fondali sabbiosi con qualche roccia isolata.
👉 Io guardo sempre le zone dove posso scorgere buchi o piccoli anfratti: lì c’è grande probabilità di tana.
Tecniche di pesca al polpo
1. Polpara (tradizionale)
La tecnica più classica e diffusa:
- Attrezzo: piombo con ganci metallici (polpara).
- Come si usa: si cala sul fondo e si recupera a strattoni lenti, simulando un granchio.
- Funziona meglio: su fondali misti e scogliosi.
👉 Consiglio: non ferrarlo subito, il polpo tende ad avvinghiarsi. Aspetta che sia ben preso e poi recupera.
2. Eging (tecnica moderna)
Molto simile alla pesca della seppia:
- Canna: 2,40–2,70 m da eging o spinning.
- Mulinello: taglia 2500–3000 con trecciato sottile.
- Artificiali: totanare specifiche per polpo (piombate, spesso con setole o piume).
- Tecnica: jerkate lente, pause lunghe sul fondo.
👉 Tip personale: con acqua torbida uso artificiali fluorescenti, mentre con acqua limpida preferisco colori naturali.
3. Con esche naturali
Una tecnica che non passa mai di moda:
- Esche: granchi vivi o morti, pezzi di pesce azzurro.
- Montatura: piombo leggero e ami robusti.
- Uso tipico: da scogliera o da barca in zone ricche di tane.
Attrezzatura consigliata
- Polpara classica o totanare specifiche per polpo.
- Guadino o raffio piccolo: utile per tirarlo su senza rischiare che molli la presa.
- Coltellino o bastoncino: per estrarlo dalla tana senza rompergli i tentacoli.
👉 Esperienza personale: mai tirare con forza se si infila in tana. Meglio aspettare o stimolarlo con pazienza: tirando rischi di spezzarlo.
Errori comuni da evitare
Recuperare troppo in fretta: il polpo si stacca facilmente.
Usare esche troppo grandi: meglio piccole e naturali.
Pescare solo in mare calmo: in realtà anche con mare leggermente mosso è attivo.
Non osservare il fondale: la vista è la tua arma migliore.
FAQ sulla pesca al polpo
Meglio da riva o da barca?
Si prende bene in entrambi i modi. Da riva vicino agli scogli, da barca sui fondali misti.
Serve sempre l’esca naturale?
No, con le polpare e gli artificiali moderni si pesca benissimo.
Qual è la misura minima legale del polpo?
In Italia il minimo è 500 grammi (ma consiglio sempre di rispettare la risorsa).
Conclusione
La pesca al polpo è una delle più affascinanti del Mediterraneo: richiede pazienza, osservazione e tecnica.
Per me resta una delle più emozionanti perché unisce tradizione, sfida e il piacere di portare a casa una preda prelibata.