Licenza di pesca in Italia 2025: tipi, costi, regole e come ottenerla
Scopri tutto sulla licenza di pesca: costi, tipi, regole regionali e come ottenerla per pescare in mare o acque interne senza rischiare multe.

Quando mi chiedono quale sia il primo passo per iniziare a pescare, rispondo sempre: non basta una canna e un mulinello, serve anche la licenza giusta.
Anch’io all’inizio ero confuso: mare, fiume, lago… ogni ambiente ha regole diverse e ogni Regione aggiunge le proprie. Con gli anni ho imparato a muovermi in questa burocrazia e oggi voglio condividere con te tutto quello che serve sapere sulla licenza di pesca in Italia, senza troppi giri di parole.
Licenza di pesca in mare
Qui la situazione è più semplice rispetto alle acque interne:
- È gratuita.
- Si ottiene online sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF).
- Basta registrarsi e stampare l’attestato che certifica l’iscrizione al censimento nazionale della pesca sportiva in mare.
👉 Consiglio personale: io porto sempre con me una copia cartacea, anche se avere il PDF sul cellulare è sufficiente in caso di controllo.
Licenza di pesca in acque interne
Per fiumi, laghi e bacini artificiali, la faccenda cambia. Esistono infatti 4 tipologie di licenza:
- Tipo A: pesca professionale, riservata a chi lavora nel settore. Richiede esame di idoneità.
- Tipo B: dilettantistica annuale, la più comune per pescatori sportivi.
- Tipo C: temporanea (validità variabile da 1 giorno a poche settimane).
- Tipo D: speciale, destinata a stranieri o casi particolari (diversa da Regione a Regione).
Quanto costa la licenza di pesca
Il costo varia in base alla Regione e al tipo di licenza.
Indicativamente:
- Licenza B: da 20€ a 50€ l’anno.
- Licenza C: pochi euro (5–10€) per brevi periodi.
- Licenza D: variabile, in alcune Regioni 10–15€ al giorno.
👉 Alcune Regioni prevedono agevolazioni: ad esempio in Emilia Romagna i minori e gli over 65 non pagano la licenza di tipo B.
Come ottenere il permesso
Ogni Regione ha un iter leggermente diverso, ma in generale:
Scegli la tipologia di licenza.
Effettua il pagamento della tassa di concessione (bollettino o pagoPA).
Presenta la ricevuta e la domanda all’ufficio preposto (Provincia, Regione o online, dove previsto).
Porta sempre con te la ricevuta: vale come licenza a tutti gli effetti.
👉 Tip personale: in molte Regioni basta avere con sé la ricevuta del pagamento, senza attendere documenti cartacei.
Differenze Regione per Regione
Alcuni esempi:
- Lombardia: tassa annuale + bollettino regionale.
- Emilia Romagna: gratuita per minori e over 65.
- Trentino-Alto Adige: serve un corso obbligatorio per ottenere il permesso annuale.
- Abruzzo: obbligatorio anche il tesserino segna-catture.
- Sardegna: licenza di tipo B vale 5 anni.
- Valle d’Aosta: oltre alla licenza, serve anche il permesso del Consiglio regionale pesca.
👉 Consiglio: prima di metterti in viaggio per una battuta fuori Regione, controlla sempre il sito ufficiale dell’ente locale.
🚫 Multe per chi pesca senza licenza
Pesca senza licenza? Attenzione, le sanzioni sono salate:
- Pesca professionale senza licenza: da 2.000€ a 6.000€.
- Licenza scaduta: da 150€ a 900€.
- Pesca sportiva senza licenza: da 100€ a 300€, fino a 600€ in caso di recidiva (con sospensione della licenza fino a 3 anni).
👉 Anche dimenticare la licenza a casa è sanzionabile: va sempre portata con sé.
FAQ
Serve la licenza per pescare in mare?
Sì, ma è gratuita e basta iscriversi al censimento del MIPAAF.
Un ragazzo minorenne deve avere la licenza?
Dipende dalla Regione: in alcune è gratuita, in altre non è richiesta.
Una licenza di tipo B vale in tutta Italia?
Sì, anche se va richiesta nella Regione di residenza.
Conclusione
La licenza di pesca è il primo passo per pescare in regola.
Conoscere regole, costi e differenze regionali ti evita multe e ti fa pescare più sereno.