Bigattino: guida completa all’esca regina della pesca
Bigattino: guida completa. Cos’è, come conservarlo e come usarlo in pesca come esca e pastura. Consigli pratici ed errori da evitare.

Il bigattino è senza dubbio una delle esche naturali più usate al mondo, in mare e in acque interne.
Quando ho iniziato a pescare, non ci credevo: una larvetta così piccola capace di attirare pesci di ogni tipo. Eppure, dopo le prime battute, ho capito perché viene chiamata “l’esca regina”.
In questa guida voglio raccontarti tutto sul bigattino: cos’è, come viene prodotto, come conservarlo, quando e come usarlo a pesca, con i miei consigli pratici basati sull’esperienza.
Cos’è il bigattino
Il bigattino non è altro che la larva della mosca carnaria (Sarcophaga carnaria), la tipica mosca grigia con occhi rossi.
- Si sviluppa su materia organica in decomposizione.
- Dopo alcuni giorni diventa pupa (caster) e successivamente mosca adulta.
- È ricco di proteine e ha un odore fortissimo, motivo per cui è così irresistibile per i pesci.
👉 Curiosità: i caster, ovvero i bigattini nella fase intermedia, sono ottimi anche come pastura.
Come viene prodotto
La produzione è regolata da leggi sanitarie molto severe, perché la materia di partenza è delicata.
- Solo aziende autorizzate possono allevarli.
- I bigattini vengono lavati, sterilizzati e confezionati prima di arrivare nei negozi di pesca.
- Il processo avviene in stabilimenti lontani da centri abitati, con sistemi di filtrazione e smaltimento controllati.
👉 Risultato: i bigattini che compriamo nei negozi sono sicuri e puliti, pronti all’uso.
Bigattino: è sicuro o dannoso?
Attorno al bigattino girano tante leggende:
- ❌ “Sopravvive nello stomaco dei pesci” → falso, i succhi gastrici lo digeriscono velocemente.
- ❌ “È velenoso” → falso, oggi non viene trattato con sostanze tossiche (un tempo si usava l’anilina, ora vietata).
- ✅ “Inquina se usato in massa” → vero: in alcuni laghi e fiumi pregiati è vietato o limitato.
👉 Consiglio personale: sempre informarsi sulle regole locali. In alcune Regioni il bigattino è vietato, altrove ne consentono l’uso solo come esca e non per pasturazione.
Conservazione del bigattino
Per mantenerli vivi e vitali più a lungo ci sono 3 regole d’oro:
Temperatura: 0–3 °C, in frigo (meglio se ventilato).
Asciutto: aggiungi farina di riso e mais per assorbire l’umidità.
Recipiente giusto: contenitori con coperchio forato al centro (così non scappano).
👉 Esperienza personale: li conservo con crusca o pangrattato, mescolando una volta al giorno. Così durano anche 10–12 giorni.
Come usare il bigattino in pesca
1. Innesco
- Si infilza l’amo tra i due puntini neri sul dorso.
- Attenzione a non “scoppiarlo”: altrimenti perde attrattiva.
- Su ami piccoli (18–22) se ne possono innescare 2–3 insieme.
👉 Io spesso alterno bigattini vivi e caster schiacciati per aumentare l’attrazione.
2. Pasturazione
Il bigattino è perfetto anche come pastura:
- Lanciato a mano o con fionda.
- Con pasturatori (gabbiette da fondo).
- In colonna d’acqua con palle di bigattini incollati (colla + quarzo se serve più peso).
👉 Attenzione: non eccedere, altrimenti sazi i pesci invece di attirarli.
Quali pesci attira di più
Il bigattino funziona in mare e acque dolci, su tantissime specie:
- Acque interne: carpe, cavedani, alborelle, barbi, breme, trote.
- Mare: occhiate, cefali, saraghi, boghe, mormore.
👉 In gare di pesca al colpo è praticamente l’esca più usata in assoluto.
Errori comuni da evitare
Non controllare se è vietato → rischi multe salate.
Conservazione sbagliata → si trasformano in caster troppo in fretta.
Usarne troppi in pastura → effetto opposto.
Innescarli male → scoppiano e diventano inutili.
FAQ
Quanto durano i bigattini?
Conservati bene, anche 7–10 giorni.
Meglio vivi o caster?
Dipende dal pesce: i vivi attirano per il movimento, i caster per l’odore.
Posso pescarci tutto l’anno?
Sì, ma sono più efficaci in acque non troppo fredde.
Conclusione
Il bigattino è un’esca semplice ma micidiale.
Personalmente, è stata una delle prime che mi ha fatto innamorare della pesca: economica, versatile e catturante.
Usata con intelligenza e rispetto per l’ambiente, resta un’arma fondamentale per ogni pescatore.